Mole Antonelliana – La leggenda del Graal
Fu l’edificio in muratura più alto del mondo dal 1889 al 1908 e per anni fu l’edificio più alto di Torino. Ma ancora oggi, con i suoi 167,5 metri, è il più alto edificio in muratura del mondo. Stiamo parlando naturalmente della Mole Antonelliana.
La Mole Antonelliana è un edificio monumentale la cui forma è particolare e unica, frutto di un’azzardata e singolare tecnica architettonica eclettica ottocentesca, tipica dello stile di Alessandro Antonelli, l’architetto che la concepì e a cui si deve il suo aggettivo.
Quello che non tutti sanno è che la Mole Antonelliana è sorta per essere un tempio israelita. Nel 1862, la comunità ebraica torinese acquistò infatti il terreno nella zona chiamata, all’epoca, la “Contrada del cannon d’oro” (l’attuale via Montebello), per erigere un nuovo tempio, con annessa scuola, e scelse appunto come architetto Alessandro Antonelli. L’architetto propose tuttavia una serie di modifiche in corso, che prevedevano l’innalzamento della costruzione a 113 metri, ovvero ben oltre i 47 metri proposti inizialmente per la sola cupola. I problemi strutturali, il terreno instabile e le crescenti difficoltà economiche, indussero nel 1873 la comunità ebraica a barattare l’opera con il Comune di Torino.
Tutto qui? Certo che no! Perché sulla Mole Antonelliana circola un’antica leggenda che la legherebbe addirittura al Santo Graal.
La celebre statua della Fede, antistante la Chiesa della Grande Madre, in passato aveva probabilmente gli occhi puntati proprio in direzione della Mole, anche se purtroppo, oggi le pupille non sono più visibili, per cui è difficile stabilirlo con certezza. Secondo la leggenda, ad ogni modo, la statua guarderebbe in direzione del luogo in cui dovrebbe trovarsi nascosto il Santo Graal.
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