Cappella Colleoni – Simboli, curiosità e misteri
La Cappella Colleoni è una costruzione che fu eretta tra il 1472 e il 1476 come mausoleo del condottiero Bartolomeo Colleoni.
Nell’originaria idea del Colleoni, la cappella non doveva restare “confinata” nella piazzetta del Duomo. Essa era destinata a diventare il perno dello spazio di piazza Vecchia. Il condottiero aveva infatti preventivato di far abbattere il palazzo della Ragione, ritenuto una decrepita persistenza medievale.
Il suo desiderio di grandezza riuscì ad appagarsi solo in parte ma lasciò tracce visibili dietro di sé. Basta guardare la facciata della cappella, collocata accanto al protiro medioevale di Santa Maria Maggiore. La prima è significativamente più alta del secondo, a segnare la dominanza gerarchica immaginata dal Colleoni.
La Cappella Colleoni è contraddistinta da molte sculture dal significato simbolico, che sono collocate sulla fronte del mausoleo. Ai lati dell’ingresso le due figure femminili sulle colonne rappresentano la Forza e la Costanza, virtù riferibili al Colleoni in persona. Mentre un Padre Eterno benedicente si affaccia nel timpano appena svelato da tre angeli. Quello in mezzo poggia sullo stemma del condottiero, che si trova dunque al centro della facciata. Spostando lo sguardo lungo l’asse centrale, si riesce a identificare sopra al rosone la figura di Sant’Alessandro. Il santo è il guerriero patrono di Bergamo con il quale Colleoni poteva facilmente essere identificato. Poggiano infine sulla trabeazione delle due finestre altre quattro Virtù.
Oltre ad essere un luogo altamente simbolico, la Cappella Colleoni è stata oggetto anche di un piccolo mistero. Un mistero durato fino al 1969.
Per secoli si è creduto infatti che la salma di Bartolomeo Colleoni non si trovasse nel mausoleo ma in qualche altro luogo. Questo perché il suo sarcofago si diceva fosse risultato vuoto a ogni ispezione. Ciò aveva alimentato un appassionante mistero storico sulle sorti dei resti del condottiero. Si arrivò anche alla diceria dello spostamento del feretro dall’arca ad altro sito. Qualcuno parlò addirittura del pavimento di Santa Maria Maggiore, per ordine nientemeno che di san Carlo Borromeo.
In realtà, come si ebbe modo di appurare nel 1969, il Colleoni riposa davvero nel suo mausoleo. Fu tuttavia sepolto nel suo monumento due mesi dopo la morte perché a quella data non era stato ancora completato del tutto. Da qui l’origine della leggenda.
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