Duomo di Parma – L’Assunzione della Vergine del Correggio
Il Duomo di Parma, consacrato nel 1106, è il luogo di culto cattolico più importante della città. L’edificio vanta una storia piuttosto avventurosa. La prima basilica scomparve a causa di un incendio nel IX secolo. Sotto l’episcopato di Guibodo, si avviarono i lavori di ricostruzione, in un sito poco distante da quello dell’antica chiesa. La cattedrale voluta da Guibodo fu tuttavia distrutta anch’essa da un incendio nel 1055 o 1058. Così si decise di ricostruirla una terza volta, dando vita all’attuale edificio.
Il Duomo di Parma non vanta però solo una storia interessante, ma anche incredibili capolavori dell’arte. Al centro del presbiterio della Cattedrale, sopra l’altare, si apre per esempio il vuoto della grande cupola, che Correggio affrescò tra il 1526 e il 1530 con l'”Assunzione della Vergine”, in cui i delicatissimi chiaroscuri annullano qualsiasi effetto di spazio reale.
Il grande affresco, che ha una superficie di circa 650 metri quadrati, è ricco di figure di angeli e di Apostoli. Al di sopra di esso, vi è una fitta spirale di nubi che terminano in un fitto groviglio di angeli, santi e patriarchi, disposti su più cerchi concentrici. In mezzo a questi, è riconoscibile la Madonna affiancata da Adamo ed Eva e da san Giuseppe. Al centro dell’affresco, è raffigurata una grande luce gialla, simbolo della presenza di Dio.
Questa composizione pittorica fu molto audace per l’epoca e costituì l’apice della ricerca illusionistica dell’autore: l’invenzione di un vorticoso moto ascendente in uno sguarcio di cielo, suggerito dalla disposizione dei beati e delle nubi, fu la base a cui si ispirarono molte decorazioni barocche un secolo dopo. Ma l’idea non piacque per niente ai committenti, al punto che Correggio finì per abbandonare il cantiere.
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