Piazza Navona – La maledizione degli innamorati
Piazza Navona è uno straordinario complesso urbanistico della Roma barocca, che ha una forma e dimensioni che derivano dall’antica arena dello Stadio di Domiziano.
Fu Nerone colui che più di tutti caratterizzò l’area dell’attuale piazza. Fu il celebre imperatore, infatti, che vi fece costruire una sorta di piccolo anfiteatro che potesse ospitare i Neronia, i corrispettivi romani delle Olimpiadi.
Nell’86 d.C. o poco prima, Domiziano trasformò completamente la struttura prevista da Nerone, facendo nascere quello che passerà alla storia come Stadio di Domiziano. Questo stadio era lungo circa 275 metri e largo 106 e poteva ospitare circa 30.000 spettatori. Lo stadio fu utilizzato probabilmente fino al V secolo, quando iniziò anche la decadenza di Roma.
Molti secoli dopo, nel Seicento, Piazza Navona assunse la sua forma attuale, diventando un’elegante area piena di meraviglie architettoniche. Papa Innocenzo X Pamphilj acquistò quello che oggi è Palazzo Doria-Pamphilj, divenuto poi Ambasciata del Brasile. Il pontefice cominciò a considerare la piazza come una sorta di cortile privato e chiamò i più grandi artisti e maestri del barocco romano come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e i Rainaldi. Il risultato è ancora oggi sotto gli occhi di tutti con opere d’arte conosciute in tutto il mondo.
Ma non c’è solo l’arte a caratterizzare questo luogo: tante sono infatti anche le storie e le curiosità.
Una delle leggende più famose afferma che in tempi passati, una strega abbia deciso di lanciare una maledizione alla Fontana dei Quattro Fiumi. Da allora, la maledizione vuole che tutti gli innamorati che girino in senso antiorario intorno alla fontana si lascino entro sei giorni.
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