Fontanellato – Il Labirinto della Masone
Nei pressi di Fontanellato, piccolo comune della provincia di Parma, si trova uno dei luoghi più curiosi e suggestivi d’Italia: il Labirinto della Masone.
Aperto nel 2015, il Labirinto della Masone nasce da un’idea di Franco Maria Ricci, da sempre affascinato dai labirinti. Ed è un parco culturale che si estende per sette ettari e comprende un labirinto costituito da bambù di specie diverse (il più grande al mondo di questo genere). Il Ricci scoprì la sua passione per il bambù negli anni Ottanta. Piantò in questi anni più di 200.000 bambù e nel parco se ne possono trovare circa venti specie differenti, da quelle nane a quelle giganti. Il bambù è infatti una pianta dalla crescita estremamente rapida, che non si ammala, non si spoglia d’inverno, ed assorbe grandi quantità d’anidride carbonica.
Per quanto riguarda la parte botanica, Ricci si affidò a Davide Dutto, e ispirandosi ai labirinti raffigurati in due mosaici romani, uno conservato al Museo del Bardo, l’altro al Kunsthistorisches Museum di Vienna, ne creò uno, introducendo nello schema del labirinto romano trappole e bivi. Il perimetro, a forma di stella a otto punte, ricorda invece le città fortificate come Palmanova o Sabbioneta.
Gli spazi del parco ospitano anche la collezione d’arte di Franco Maria Ricci e la sua casa editrice, mostre temporanee, conferenze e presentazioni, concerti, un ristorante, una caffetteria e una gastronomia.
La collezione d’arte, disposta su cinquemila metri quadrati, è stata raccolta dal Ricci in circa cinquant’anni di attività, ne rispecchia il gusto personale ed è continuamente in espansione.
Le opere, tra dipinti, sculture e oggetti d’arte, sono circa cinquecento. Si parte dal XVI secolo, con le opere di artisti manieristi, tra cui spiccano Girolamo Mazzola Bedoli, Luca Cambiaso e Ludovico Carracci. E si prosegue nel Seicento, ampiamente rappresentato sia in pittura che in scultura, con opere di Valentin de Boulogne, Philippe de Champaigne, Gian Lorenzo Bernini, Giambattista Foggini, Lorenzo Merlini. Notevole spazio è dedicato al XVIII e al XIX secolo, con tele di Francesco Hayez, Giovanni Carnovali, pastelli di Rosalba Carriera e Jean-Étienne Liotard. Vi sono poi acquerelli di Giuseppe Pietro Bagetti, sculture in marmo di epoca neoclassica raffiguranti principalmente personaggi legati a Napoleone (e Napoleone stesso). Tutte ad opera di Antonio Canova, Lorenzo Bartolini, François Joseph Bosio. Senza contare le terrecotte di ambito francese. Una particolare attenzione è infine rivolta agli artisti originari del parmense.
Insomma, il Labirinto della Masone è un luogo assolutamente unico e dai notevoli tesori, che merita assolutamente di essere visitato.
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