Reggia di Caserta – Il Presepe Reale
Il Palazzo Reale di Caserta nacque dal desiderio del Re di Napoli Carlo di Borbone. Questi, preso da una “competizione” con i reali francesi, desiderò donare a Napoli strutture tali da poter svolgere un ruolo di città-capitale di livello europeo. E decise di inaugurare una reggia che potesse rivaleggiare in magnificenza e imponenza con quella di Versailles.
Il monarca scelse l’architetto Luigi Vanvitelli, a quel tempo impegnato nei lavori di restauro della basilica di Loreto. E iniziò dunque a far costruire quella che oggi è conosciuta come la Reggia di Caserta. Terminata nel 1845, la Reggia occupa un’area di 47 000 metri quadrati e , con oltre un milione di metri cubici, può vantare di essere la residenza reale più grande al mondo per volume.
Ora, tanti sono i tesori qui custoditi, ma sicuramente uno dei più importanti è il Presepe Reale, allestito nella Sala Ellittica.
La tradizione del presepe natalizio venne inaugurata da Carlo di Borbone e poi ripresa dai suoi successori. Fu in particolare Francesco I, vero appassionato delle figure presepiali, che si rivelò un grande collezionista di pastori. La struttura di base, detta “lo scoglio”, è realizzata in sughero ed occupa una superficie di 40 metri quadri. Su questa sono collocate le 1200 figure secondo rigide regole e nel rispetto delle scene canoniche. Le più importanti sono realizzate interamente in terracotta. Mentre quelle minori sono composte di un’anima di stoppa, sorretta da un fil di ferro, con solo la testa, le mani e i piedi in terracotta.
Quello che si può vedere oggi esposto nella Sala Ellittica è però una ricostruzione del 1988 del maestoso presepe del 1844 voluto da Ferdinando II. L’originale andò tragicamente perduto a seguito del furto subito nel 1985.
Oltre alle scene tradizionali della Natività con l’Adorazione dei Magi si possono vedere altre scene. C’è quella del Pascolo delle bufale, la Sosta alla fontana, il Mercato e la Taverna Napoletana con figure di musici e avventori, utili ai fini della ricostruzione della vita quotidiana dell’epoca.
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